Caricamento Eventi

ANELLO ARBOSTORA DA FIGINO (CH)

17 Aprile

Descrizione

Note:

WC al posteggio di Casoro (Figino), a Carona(Posta) e a San Grato

Panoramica passeggiata sulle alture del lago Ceresio con punti di interesse storico e religioso.

Descrizione itinerario

Percorso stradale 1 (per chi ha il bollino autostradale: Cimitero di Belforte – Gaggiolo – Mendrisio – Autostrada – Uscita a Lugano Sud – Dopo il centro commerciale Grancia seguire le indicazioni per Figino ed in seguito girare a destra verso la località Casoro. Posteggiare nel secondo parcheggio sulla sinistra. Il parchimetro accetta sia franchi che euro. Inserire pagamento per 8 ore (4 franchi o 4 euro).

Percorso stradale 2 (per chi non ha il bollino autostradale): Cimitero di Belforte – Gaggiolo – Mendrisio – Capolago – Bissone – Melide – Morcote – Figino – Casoro – Continuare come nel Percorso stradale 1.

Itinerario: Dal parcheggio si raggiunge e si attraversa la strada cantonale dove inizia l’impegnativo sentiero che ci condurrà  all’edificio religioso tardo romanico in località Torello. Proseguendo su largo e comodo sentiero si arriva al Santuario barocco della Madonna d’Ongero e alla sua preziosa via Crucis. Tutta la zona è stata recentemente restaurata e riconsegnata al suo antico splendore. Continuando il percorso a sinistra, dopo 1 km, raggiungeremo Carona dove visiteremo il centro storico impreziosito da bei palazzi signorili e la Chiesa parrocchiale dei Santi Giorgio e Andrea. Proseguendo giungeremo alla località San Grato con splendida vista sul Ceresio e sul Monte Generoso. Per la pausa pranzo sosteremo presso il Parco San Grato che dispone di aree attrezzate.  Un comodo e largo sentiero ci porterà all’Alpe Vicania. Procediamo sul sentiero panoramico basso, con incantevoli scorci panoramici, per ritornare alla località Torello e per giungere al parcheggio.

Punti d’interesse:

La chiesa di Santa Maria Assunta  è un edificio religioso tardo romanico che si trova in località Torello, a Carona. La chiesa originale è del XII secolo ed è tuttora visibile accanto a quella attuale, la cui costruzione iniziò nel secolo successivo e si concluse nel Trecento. Le strutture principali del complesso sono realizzate con il porfido rosa alpino, la pietra caratteristica della regione Luganese. La sua costruzione rappresenta uno dei più antichi esempi ancora visibili dell’impiego di questa pietra in architettura.

 

Carona è un villaggio ticinese millenario, costruito da grandi artisti nativi di questo luogo. In una posizione unica, all’interno di una conca del Monte San Salvatore, lontano dal traffico e sopra il lago di Lugano, conta circa 600 abitanti, i quali raddoppiano in estate. Parte di Lugano dal 2013, il quartiere di Carona nel Medioevo  costituiva una Castellanza con l’abitato di Ciona, i cui terreni appartenevano ai vescovi di Como. Nel 1472 divenne Parrocchia indipendente. Una fitta rete di sentieri collegava Carona al lago in differenti punti, mentre la strada di collegamento con Lugano venne costruita alla fine del XIX secolo. Situato in una splendida posizione, a 602 metri sul livello del mare, il paese di Carona si trova a metà tra la cima del Monte San Salvatore e il Monte Arbostora. Carona è un paese antico e pittoresco che vanta una schiera fittissima di architetti, scultori, stuccatori e maestri scalpellini che hanno lasciato importanti testimonianze della loro arte nel paese, decorando chiese e abitazioni. L’interno del nucleo del paese, ben conservato e caratterizzato dalle sue strette stradine e piazzette, si possono infatti ammirare, oltre a case signorili sapientemente decorate.

 

La chiesa parrocchiale dei Santi Giorgio e Andrea è un’imponente costruzione tardorinascimentale a tre navate e l’adiacente Loggia Comunale. Quest’ultima costruita tra il 1591 e il 1592 si presenta con un elegante porticato a cinque arcate e mostra sulla facciata delle decorazioni architettoniche illusionistiche con dipinti gli stemmi dei primitivi dodici cantoni svizzeri.

Nella chiesa troviamo una copia d’epoca del Giudizio di Michelangelo per la Cappella Sistina e sulla parete sud una vasta rappresentazione dell’Ultima Cena, ispirata all’opera di Leonardo e databile al tardo cinquecento.

 

Parco botanico di San Grato

il parco è un gioiello naturalistico, con una collezione straordinaria di conifere. Un’esplosione di colori unica nel Cantone, sia per varietà sia per estensione, che nei mesi di aprile e maggio lascia senza fiato i numerosi visitatori. Dal parco si gode inoltre di una stupenda vista sul lago di Lugano e le montagne che lo circondano. Un parco botanico con caratteristiche naturali uniche che danno la sensazione di entrare in un modo incantato dove i suoi colori e profumi regalano emozioni indimenticabili. Con i suoi 200’000 metri quadrati, il parco raccoglie la collezione di azalee, rododendri e conifere più ampia per varietà e per quantità dell’intera Regione Insubrica. Il parco si estende a 690 m s/m con un panorama eccezionale sugli immediati dintorni, sul Ceresio e sulle vette della catena alpina. Visitandolo ci si immerge in un ambiente dalle caratteristiche naturali e decorative uniche. Le grandi macchie di azalee e rododendri sono attraversate per oltre 5,5 km di sentieri così suddivisi: botanico, relax, panoramico, artistico e fiaba, ed infine il percorso sensoriale creato per il 60° anniversario del Parco nel 2017 ognuno dei quali fa scoprire il parco sotto diversi aspetti che si rinnovano con i ritmi stagionali. Lo spazio giochi è comodamente raggiungibile e situato al centro del parco; tra rare e imponenti conifere offre possibilità di gioco e di svago a bambini ed adulti. Il «Parco botanico di San Grato» è aperto tutto l’anno e l’ingresso è gratuito.

 

Santuario della Madonna d’Ongero nacque da un voto. Pare infatti che un giorno una donna del luogo andò con la figlia sordomuta in un bosco per raccogliere della legna, ma la piccola si perse e fu ritrovata solo quattro giorni più tardi e miracolosamente aveva riacquistato udito e parola. Piccolo capolavoro dell’arte barocca che fu costruita a partire dal 1624 e concluso nel 1640. La via crucis e l’edificio divenne in poco tempo un punto di riferimento per tutti gli abitanti di Carona, inclusi i membri delle cinque famiglie più importanti del paese per via delle loro abilità manuali e capacità artistiche. Le dinastie Scala, Solari, Aprile, Adami e Petrini presero così ad abbellire la chiesa con tele, statue e suppellettili reperite durante le loro trasferte in tutta Italia e contribuirono a elevarne il valore culturale e religioso. Nella navata ci sono gli affreschi settecenteschi di Giuseppe Antonio Petrini e nelle due arcate cieche l’artista ha rappresentato la Disputa di Gesù coi Dottori e nella campata con la porticina laterale d’ingresso la Presentazione al Tempio. La volta, ricca di stucchi, possiede delle finestrelle che, con i raggi del sole, creano atmosfere magiche. È stata completamente ristaurata tra il 2021 e 2024 per riportare il Santuario al suo antico splendore!

“Ci sono molte cose che mi legano alla chiesetta sulla montagna, amo in particolare la segretezza, il magico silenzio, quel nascondersi e aspirare all’invisibilità, il timido sottrarsi al rumore e alla folla, un riserbo che credo di comprendere sino in fondo.” (Hermann Hesse, Incanto e disincanto del Ticino)

Informazioni utili

Attività

Seniores

Capigita

Buccheri Luisa (Tel. 3470177468) e Meile Denise anna (Tel. 3757738978)

Difficoltà

E

Dislivello

550

Altitudine massima

600 mt s.l.m.

Lunghezza percorso

16 km

Tempo di percorrenza

6.00 ore

Abbigliamento e attrezzatura

Adeguato per la stagione, consigliati i bastoncini

Documenti per l'espatrio

Si

Quota di partecipazione soci

7€

Quota di partecipazione non soci

19€

Luogo di ritrovo

Ritrovo: Cimitero di Belforte ore 7.15; partenza ore 7.30

Orario di ritrovo

07:15

Mezzo di trasporto

Auto proprie

Acqua sul percorso

No