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Monte Barone

25 Maggio @ 06:45 - 19:00

Descrizione

Il Monte Barone è la montagna simbolo della Valsessera: dalla sua vetta di m. 2044 si gode un grandioso panorama. Dalla cima lo sguardo spazia a 360 gradi: cominciando da ovest, in senso orario, si scorgono il Monviso, il Gran Paradiso, le Alpi Valdostane, l’imponente parete sud del Monte Rosa, i Mischabel, le Alpi del Vallese e ossolane fino al Bernina e all’Adamello, parte della Pianura Padana con i laghi lombardi e piemontesi e le grandi città fino all’Appennino Ligure.
Nei pressi della Chiesetta delle Piane di Rivò si imbocca l’ampia via (quota 988 m.) che, in breve, porta ad un piccolo bosco di conifere oltre il quale si raggiunge la ridente Piana del Croso; subito il sentiero si addentra verso il fondo del vallone del Rio Cavallero dominato dalle dirupate pareti del monte Gemevola o Cornabecco e della punta Pissavacca, fino a guadare il Rio Cavallero (m. 1127, una aerea passerella aiuta a superare il corso d’acqua nei periodi di piena). Si risale il versante destro orografico superando l’indicazione per la Via della Discordia della Palestra di Roccia Oliva. Si raggiunge un fitto bosco di conifere all’interno del quale è posto il rifugio “La Ciota” (m. 1226 – ore 0,40). Qui si abbandona il sentiero G1, che prosegue a sinistra dell’edificio verso la Baita Cascinetta e verso la Bocchetta di Nasercio o di Valè.
Si imbocca invece, a destra, l’itinerario G8. Con alcuni tornanti, in moderata salita, si guadagna la dorsale che si stacca dal monte Pissavacca e che costituisce il displuvio tra il vallone drenato dal Rio Cavallero e quello dell’Ardeccia, decisamente più ampio e culminante con il Monte Barone, che da qui compare alla vista unitamente al Rifugio Monte Barone del C.A.I. Valsessera e a tutto il percorso per raggiungerlo. Si risale il crinale tra basse conifere e affioramenti rocciosi. Quando il bosco si infittisce (località “La Bura”), si abbandona la dorsale tenendo a sinistra su terreno pianeggiante. Si riprende poi a salire, fuori dal bosco, percorrendo il ripido e dirupato versante del monte Pissavacca fino ad arrivare al caratteristico tratto dirupato denominato “Scarpie” (m. 1435 – ore 0,35 – tot. 1,15), dove il sentiero è stato ricavato collocando scalini di pietra e lavorando la viva roccia. Il tratto è attrezzato con corda fissa.
Giunti al culmine della parte più faticosa, si prosegue a pendenza più moderata, con brevi tratti in discesa, poi un lungo tratto a pendenza limitata porta a guadare il Rio Ranzola appena oltre il quale si raggiungono i ruderi dell’Alpe Ponasca (m. 1535) e, subito dopo, il bivio con il sentiero G1a (m. 1544 – ore 0,40 – tot. 1,55), che giunge dalla Baita Ranzola.
Con una serie di brevi risvolti sul ripido pendio erboso, si raggiunge in breve tempo il Rifugio Monte Barone del C.A.I. Valsessera (m. 1587 – ore 0,05 – tot. 2,00).
Il sentiero prosegue a destra, superando, presso la piazzola di atterraggio dell’elicottero, l’imbocco del sentiero G7 (m. 1594 – ore 0,05 – tot. 2,05) che porta alla Bocchetta di Noveis. Si rimonta il ripido pendio erboso che conduce in cresta, alla Bocchetta di Ponasca (m. 1699 – ore 0,15 – tot. 2,20).
Si segue, a sinistra, la cresta e si incontra subito il sentiero H31 che sale dalla Bocchetta di Noveis. Il sentiero G8, restando leggermente sul lato sinistro (Sessera) del crinale, guadagna rapidamente quota su terreno ripido fino ad una breve spianata. Si supera una breve depressione e ci si incunea tra roccette sui ripidi pendii terminali. Si attraversa poi, diagonalmente, verso destra, passando sotto una caratteristica campana posta sopra una nicchia protetta da un vetro all’interno della quale è presente una bella statua della Madonna. Dopo pochi metri si raggiunge la vetta (m. 2044 – ore 0,40 – tot. 3,00) nel punto in cui è stata collocata (dal C.A.I. Valsessera) una rosa dei venti con indicazione delle varie cime visibili.​

La discesa avverrà per l’itinerario di salita fino al rifugio Monte Barone, qui si potrà percorrere il sentiero di salita o scendere con il sentiero G1a in direzione baita Ranzola, deviando sulla variante aperta nell’estate 2024 che permette di non perdere quota e raccordarsi con il sentiero G1 che porta alla Bocchetta di Foscale. Da qui si raggiunge in breve tempo la casa forestale la Ciota per poi scendere al parcheggio lungo il tragitto percorso al mattino.

Fonte descrizione e tracce gpx del percorso: http://www.caivalsessera.org/g1g8.html, inoltre cliccando su sentieri si possono scaricare le tracce dei sentieri G1a e G1 che percorreremo al ritorno.

Percorso stradale:

Dall’autostrada A26 uscire al casello di Romagnano/Ghemme dirigendosi verso Serravalle Sesia e quindi per Crevacuore e Coggiola.Oltrepassato il centro abitato di Coggiola (Piazza Bartolomeo Sella) si svolta a destra passando per le borgate di Zuccaro, Viera e Biolla. Arrivati in località “Le Piane” si prosegue fino alla chiesetta e si lascia l’auto in uno slargo dove sono presenti i cartelli segnaletici

Buon cammino a tutti.

Informazioni utili

Attività

Escursionismo

Capigita

Mario Talamona, Fabio Canali

Difficoltà

E

Dislivello

↑↓ 1117

Altitudine massima

2044 mt s.l.m.

Tempo di percorrenza

↑↓3.30, 3 ore

Abbigliamento e attrezzatura

da escursionismo adatto alla quota di bassa montagna e alla stagione

Documenti per l'espatrio

No

Informazioni e iscrizioni

Mario Talamona 3489310289, Fabio Canali 3384747229

Quota di partecipazione soci

17€

Quota di partecipazione non soci

30€

Luogo di ritrovo

piazzale a lato di via Foresio

Orario di ritrovo

06:35

Luogo di partenza dell'escursione

Piane di Rivò 988 mt. (BI)

Mezzo di trasporto

Auto proprie

Interesse

Paesaggistico

Informazioni aggiuntive

L' orario di termine attività è indicativo