37a GITA – Giovedì 16 ottobre – Tempietto di S. Fedelino lungo le antiche Vie Regina e Francisca (CO/SO)
Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.15; partenza ore 6.30.
Fermata: Cimitero di Castronno ore 6.45.
Mezzo di trasporto: pullman + motobarca
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: ore 5.30.
Dislivello: 300 m. in salita e in discesa.
Altezza massima: 500 m.
Tipologia: Traversata
Lunghezza percorso: 14 km.
Acqua sul percorso: NO
Equipaggiamento: di media montagna, adeguato per la stagione, scarponi, consigliati i bastoncini.
Accompagnatori: Donatoni Valina (Tel. 3396400496) e De Ambrogi Annibale (Tel. 3312051785).
Quote: costo pullman: Soci da 23 € a 28 € in base al numero dei partecipanti, non Soci +13€
il Costo Motobarca non è ancora definito
Documento per espatrio: NO
Nota: La gita è in una zona di grande interesse paesaggistico e monumentale. Sulla sponda occidentale del lago di Mezzola, laddove vi entra il fiume Mera, in un luogo di straordinaria bellezza, c’è la bellissima chiesa romanica dedicata a S. Fedele. La piccola chiesa, denominata S. Fedelino per le sue dimensioni ridotte, è uno dei primi esempi di arte romanica in Lombardia, databile agli ultimi decenni prima del 1000, eretta sul luogo del martirio di S. Fedele, protomartire della Chiesa di Como. Rivolta ad ovest, ha una entrata laterale, con antichi affreschi nell’abside. S. Fedelino è una delle perle più preziose del romanico lombardo, sia per l’edificio in sé, sia per l’ambiente naturale in cui è inserito, per quell’alone di irraggiungibilità che lo circonda e lo rende quasi misterioso.
Descrizione itinerario
Percorso stradale: Varese – Castronno – Autostrada A8 – Pedemontana – Superstrada N. 36 – Lecco – Colico – Uscita dalla Superstrada 36 – Si raggiunge il Ponte del Passo – A sx fino a Sorico.
Itinerario: Dal posteggio del pullman si prende l’antica Strada Regina, percorrendo la mulattiera che porta all’antica chiesa di S. Miro, recentemente restaurata con pregevoli ed interessanti affreschi, dedicata al santo che veniva invocato per avere la pioggia. Si continua sul retro della chiesa su tratti di asfalto fino alla località Prati Meriggi, con ampie visuali sul Pian di Spagna e la Valchiavenna. In leggera discesa si arriva al paese di Dascio, per l’imbarco a turni su motonave, per raggiungere il piccolo pontile posto nell’insenatura detta di Madrone del fiume Mera. Procedendo con sulla sinistra massi della antica cava di granito, chiamata appunto di “S. Fedelino”, si arriva in breve nel suggestivo luogo che custodisce il tempietto romanico dedicato a San Fedele. Per il ritorno, dopo la pausa pranzo in questo luogo di pace in riva al fiume, si prende l’antica Via Francisca in direzione di Casenda, con un percorso quasi completamente pianeggiante, che costeggia il fiume Mera, superando due scale in metallo, una per salire e l’altra per scendere, poste per favorire il cammino degli escursionisti. Si passa accanto ai resti di antiche “calchere”, costruzioni per la cottura della calce, con i relativi tabelloni esplicativi, arrivando così alla chiesa di S. Giovanni dell’Archetto, risalente all’epoca dell’antica Via Francisca che attraversava i paesi della bassa Valchiavenna, collegando l’antica Via Regina con la Via Spluga. Numerosi pannelli esplicativi raccontano l’antichissima storia di questa chiesa, recentemente consolidata e in parte restaurata, in buona parte interrata dalle piene del fiume Mera. Con un ultimo tratto di cammino in piano sulla strada sterrata si arriva alla strada asfaltata dove aspetta il pullman per il ritorno.