Una visita a due importanti realtà di tutela dell’ambiente naturale collocate nella piana di Magadino presso Locarno (Svizzera). Escursione naturalistica, con la finalità di aumentare la nostra consapevolezza verso l’importanza della biodiversità delle nostre Prealpi. La giornata è adatta anche ai bambini.
Le bolle di Magadino corrispondono all’area umida presso la foce del fiume Ticino nel lago Maggiore. Il termine “bolle” di riferisce ai numerosi specchi d’acqua, agli stagni e alle piccole lanche formate nel tempo dal progressivo interramento del lago ad opera dei materiali trasportati dal fiume.
L’area fu soggetta nel periodo 1870 – 1950 a importanti opere di regimazione del fiume, prosciugamento delle paludi, messa a coltura agricola e dragaggio di sabbia e inerti nel letto del fiume. A partire dal 1974 il Consiglio di Stato del Cantone Ticino istituiva l’area protetta; successivamente è stata interdetta l’attività di dragaggio e si è proceduto con interventi di rinaturalizzazione per ridare all’ultimo tratto del fiume l’originaria forma irregolare, in continua evoluzione, risultato dell’interazione tra le piena del Ticino e della variazione del livello del lago. È stato mantenuto solo lo sfalcio regolare dei prati umidi allo scopo di conservare la varietà biologica e paesaggistica originale ed evitare in particolare l’insediamento del bosco nelle aree aperte.
Oggi l’area protetta è gestita dalla Fondazione Bolle di Magadino (https://www.bolledimagadino.com/) , di cui fanno parte la Confederazione Svizzera, il Canton Ticino, Pro Natura e il WWF Svizzera. La riserva è di particolare importanza per gli uccelli (nidificanti o di passo), riconosciuta per tale motivo a di livello internazionale.
Visiteremo la porzione principale della riserva, a Sud rispetto al Ticino; dal porto di Magadino, si percorre il primo tratto della pista ciclabile lungo l’antica foce del fiume; si piega quindi a Nord entrando nella riserva. Si raggiunge la sponda del Ticino, piega a sinistra verso il lago e di nuovo a sinistra entrando nel cuore dell’area protetta, caratterizzata da un tipico bosco igrofilo di Salici e Ontani. Lungo l’itinerario sono stati attrezzate alcune aree di sosta per l’osservazione dei principali ambienti: gli stagni, l’argine del fiume, gli isolotti di sabbia lungo le sponde del lago (lungo una parete in terra nidifica il Martin pescatore), il bosco alluvionale, i prati umidi e i canneti. L’itinerario è pianeggiante; lunghezza circa 2 Km, durata circa 2 ore tra andata e ritorno più le soste.
Pranzo al sacco, poi ci muoveremo verso il centro “Ricci in difficoltà”, posto nei pressi (loc. Quartino), gestito da Alex Andina (www.ricci-in-difficolta.ch). Alex ci spiegherà nel dettaglio il suo lavoro, insegnandoci a come comportarci in caso di incontro con un riccio in difficoltà. Dopo una breve conferenza, potremo visitare il centro e osservare i ricci recuperati.
Consigliato il binocolo!
N.B.: quote di iscrizione (comprensivi della quota viaggio da rimborsare agli autisti e dell’ingresso al centro ricci): adulti € 30; bambini fino a 12 anni € 25