Il Rätikon è un gruppo dolomitico situato nell’angolo nord-occidentale delle Alpi Retiche, tra Svizzera, Austria e Liechtenstein. Con gli altri gruppi calcarei svizzeri a ovest e austriaci ad est fa parte di quella fascia di rocce sedimentarie che cinge la catena alpina sul suo lato esterno. Delimitato a sud dalla Prättigau (canton Grigioni), il massiccio confina a ovest con la valle del Reno, a nord con il Montafon nel Voralberg e a est con la Gargellental e la Schlappintal ed è costituito da una catena principale con andamento est sud est – ovest nord ovest dalla quale si staccano, simili a denti di un pettine otto diramazioni verso nord e due verso sud. Il versante settentrionale (austriaco) è molto articolato, aspro e roccioso, mentre quello meridionale è prevalentemente di rilievo dolce, e complessivamente più basso.
In questo gruppo si trovano i resti del suo unico ghiacciaio, il Brandner Gletscher, che, a partire dagli inizi degli anni ’90, si è progressivamente sciolto, tant’è che nell’estate del 2023 è stato simbolicamente “sepolto” con un rituale di saluto per prendere coscienza dei cambiamenti climatici.
La toponomastica locale ci rivela la sovrapposizione di romanci e germanici, perché questa zona, che faceva parte della Rezia, fu colonizzata da Druso, nel 15 d.c. per conto di Roma. Col tempo la parlata delle popolazioni locali si trasformò in uno dei tanti dialetti ladini, nel nostro caso romancio e reto-romancio e con tale parlata furono battezzati paesi, montagne e località di più facile accesso: Schesplana- Tilisuna. In seguito, la sovrapposizione germanica portò all’imbastardimento dei toponimi: Madrisa-horn, Sarotta-spitz, fino alla coniazione di altri decisamente germanici: Sulzfluh, Brandner Mittagsspitze.
Il versante sud della cresta principale del Rätikon costituisce una delle maggiori attrattive del gruppo: per un lunghezza di circa 16 km in linea d’aria si estende una successione di pareti (fino a 600 mt di dislivello) solo di tanto in tanto interrotte da qualche valico, vero paradiso per gli alpinisti, mentre alla base di questa muraglia corrono comodi sentieri tra praterie e boschi che permettono agli escursionisti di ammirare tale meravigliosa architettura che culmina nelle cime della Schesaplana m. 2964, della Drusenfluh m. 2827, della Sulzfluh m. 2817, del Madrisahorn m. 2826 e più a nord dallo Zimba m. 2643 “il Cervino del Montafon”. La comoda rete di rifugi, particolarmente nella parte austriaca, rende ideali le lunghe traversate.
Gogna nel suo blog scrive: “queste non sono le Dolomiti, ma camminare sotto alla muraglia della Drusenfluh per due ore è come essere sotto alla Parete delle Pareti, la Nord-ovest della Civetta”.
Il giro ad anello proposto con difficoltà E-EE ha come punto di partenza e di arrivo Partnun in Svizzera, che si raggiunge seguendo il percorso stradale per Landquart-Kublis- St. Antönien, ma penetra in territorio austriaco, salendo le due cime più alte del gruppo: la Sulzfluh e la Schesaplana, con due pernottamenti in Austria (Lindauerhuette e Douglashuette) e uno in Svizzera (Schesaplanahuette).
(tratto da Stagioni di Rätikon – Franco Malnati).
28 ago gio 1^ giorno
da St Antonien in Ascarina m. 1652 alla Sulzfluh m. 2818 e discesa alla Lindauerhuette m. 1742
distanza Km 9,3 disl in salita m. 1113, in discesa m. 1139 ore 5:10 diff. EE
29 ago ven 2^ giorno
Dalla Lindauerhuette m. 1742 alla Schesaplanahuette m. 1908 per la Schweizertor
Distanza Km 13,8 disl in salita m. 880, in discesa m. 716 ore 5:30 diff. E
30 ago sab 3^ giorno
Dalla Schesaplanahuette mt. 1908 alla Schesaplana m. 2965 e discesa alla Douglashuette m. 1960
Km 12,9 disl in salita m. 1035, in discesa m. 1035 ore 6:00 diff. EE
31 ago dom 4^ giorno
Dalla Douglashuette m. 1960 -a St Antonien in Ascarina m. 1652 per il Cavälljoch e la Carschinahuette
Km 18,2 disl in salita m. 749, in discesa m. 1109 ore 6:15 diff. E
Informazioni e iscrizioni: in sede presso Piera Martignoni entro l’11 luglio, dietro versamento di caparra di 50 euro.
La partecipazione è riservata ai Soci Cai. Numero massimo di partecipanti 20.
Ulteriori eventuali aggiornamenti verranno forniti in prossimità della data di partenza.
Prezzi rifugi: Lindauerhuette e Douglashuette ½ pensione Euro 65 circa, Schesaplanahuette ½ pensione Frsv 70
Costo viaggio: 50 Euro ca