TAM

La problematica della tutela dell''ambiente montano

La problematica del rispetto dell'ambiente montano si presenta ogni volta che l'uomo frequenta le alte quote. Il Club Alpino Italiano ha fin dall’origine l’obiettivo di diffondere la conoscenza e l’interesse per i territori montani, riconoscendone l’importanza ed il valore, e la necessità della loro tutela. Questa missione è espressa chiaramente nell’articolo 1 dello Statuto, che recita testualmente “Il Club Alpino Italiano …….ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne,……e la difesa del loro ambiente naturale”, definendo così chiaramente quali sono le finalità costitutive della nostra associazione. Ai principi fondanti deve necessariamente ispirarsi tutta l’attività del CAI, dagli Organi Centrali fino alle Sezioni ed ai singoli Soci. In questo quadro la missione della TAM all’interno del CAI potrebbe quindi essere identificata da queste tre parole d’ordine, conoscere, amare e difendere, riferite all’ambiente montano in tutti i suoi aspetti, naturalistici e culturali.

La posizione del CAI in materia di tutela ambientale è formalizzata nel Bidecalogo, ovvero le “Linee di indirizzo e di autoregolazione del CAI in materia di ambiente e tutela del paesaggio”, approvato dall’Assemblea dei delegati del  25-26 maggio 2013 a Torino; in venti punti, le regole che ogni socio CAI si impegna a rispettare in tema di tutela ambientale e di comportamenti etici durante le attività in montagna.

Leggi il Bidecalogo nel sito del Comitato TAM del CAI nazionale



La ricerca applicata alla montagna: la TAM 

La Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) è un organo tecnico che, promuovendo la posizione ambientalista del CAI, formalizzata nel Bidecalogo, si propone di monitorare gli interventi antropici che possono comportare un potenziale impatto sul territorio montano. È in prima linea nel segnalare emergenze ambientali agli organi direttivi sezionali, regionali e nazionali e collabora con i Parchi e altri Enti partecipando alle fasi di pianificazione. 

La TAM vuole approfondire il legame tra “ambiente naturale” e “ambiente costruito” e identificare le forme di governance e le politiche che permettano di conciliare la frequentazione, anche sportiva, della montagna, tipica dei soci CAI, con il rispetto dell’ambiente montano; il tutto tramite azioni di “tutela attiva”.  Centrale è l’attività di formazione e divulgazione: le Commissioni TAM curano gli approfondimenti sulle tematiche di tutela ambientale all''interno dei corsi e delle scuole CAI; la divulgazione e l’informazione sulle tematiche ambientali viene operata sia mediante incontri che tramite attività in ambiente, quali soprattutto escursioni a tema. 

Promuove inoltre la pubblicazione di approfondimenti, i Quaderni della TAM, che forniscono indicazioni tecniche, indicano modelli di riferimento e propongono temi di riflessione. Anche nel caso della TAM l’attività viene svolta tramite operatori volontari (operatori tutela ambiente montano – ONTAM) organizzati a livello nazionale (ONTAM), regionale (ORTAM) e sezionale (OSTAM).   



Gli operatori TAM delle Sezione di Varese

Nella sezione CAI di Varese sono presenti 5 operatori TAM: 

  • Roberto Andrighetto, ORTAM;
  • Costanza Crovida, ORTAM;
  • Eleonora Franzetti, OSTAM;
  • Paolo Sonvico, OSTAM; 
  • Alexandre Zenie, ORTAM.


Gli operatori TAM promuovono a livello sezionale la coltura della tutela dell’ambiente, affrontano problematiche locali e organizzano eventi di approfondimento e sensibilizzazione.

Questo il nostro programma per il 2023: Proposte 2023



Lo spirito TAM/OS  

La montagna si compone  di “paesaggi naturali” e “paesaggi culturali”; secoli di permanenza dell’uomo in montana hanno dimostrato che, pur alterando l’ambiente originario (pensiamo ai villaggi, alle strade, ai pascoli d’alta quota, ai terrazzamenti), convivenza rispettosa dell’ambiente sia possibile. Un corretto approccio, raggiunto attraverso lo studio delle sue componenti e diffuso con opportune azioni di divulgazione, permettono di praticare l’alpinismo, lo scialpinismo, il trekking, il torrentismo, l’arrampicata, la speleologia, il ciclo-escursionismo, nel rispetto degli habitat montani, caratterizzati da equilibri particolarmente delicati. Ciò che dovrebbe accomunare il percorso degli appassionati di montagna è l’amore per la montagna. E quello che vorremmo è continuare a viverla con rispetto, lasciandola per quanto possibile intatta per le generazioni a venire. Vorremmo far  conoscere prima di tutto il valore, la bellezza, le particolarità ma anche i problemi della frequentazione dell’ambiente alpino. Sappiamo infatti che quello che si ama, lo si vuole anche proteggere.